Sono del parere che ci siano ancora molti punti deboli in un impianto HI-FI e per rendersene conto basta andare ad ascoltare la musica dal vivo e la differenza risulterà evidente sia che si tratti di un concerto di musica classica in un prestigioso teatro, che di un modesto suonatore ambulante ascoltato per strada. Non è solo questione di fedeltà timbrica e di risposta lineare dalle basse fino alle alte frequenze, è che la musica dal vivo si propaga nell’aria con naturalezza in tutte le direzioni, ma allo stesso tempo con una enorme carica dinamica trasferendoci le emozioni di chi, quella musica l’ha creata.
Tutto ciò è molto difficile da ricreare tra quattro mura domestiche e chiunque desideri ascoltare la musica per rivivere le emozioni di un ascolto dal vivo, spesso resta deluso ed inizia un vorticoso balletto fatto di cambi di amplificatore, diffusori acustici, cd player, ecc. con il risultato di spendere un sacco di soldi solo per migliorare alcuni aspetti della riproduzione, ma senza affrontare nemmeno uno dei problemi alla radice. Nella mia esperienza, dopo più di trentacinque anni di amore per la musica e per la sua fedele riproduzione, i cavi di collegamento sono uno dei punti deboli di un impianto HI-FI degno di questo nome.
I migliori costruttori di cavi si basano su materiali di altissimo livello qualitativo e su particolari disposizioni geometriche dei fili, tutte cose molto valide che da sole comunque non bastano a garantire un buon risultato finale. Le pur sofisticate verifiche tecniche oggi possibili, non riescono a misurare l’indice di gradevolezza attribuito dal cervello umano al suono dell’impianto e per rendere l’idea di quanto sia complesso l’argomento, basta ricordare che il tutto nasce da una normale presa di corrente elettrica dove si preleva l’energia da trasformare in musica.
Per offrire una nuova prospettiva all’ esperienza di ascolto, tutti i tipi di cavo Cammino (segnale, potenza e di rete 230V ) si basano sulla stessa configurazione meccanica ed elettrica. Questo fa si che i diversi tipi di cavo siano tra loro coerenti, fornendo la stessa emozione d’ascolto. Ciò è importante perché a mano a mano che si introducono più cavi Cammino nell’impianto, si ha la certezza di andare sempre nella stessa direzione sonora.
Per verificare la validità di queste teorie, mi avvalgo da anni della preziosa collaborazione di alcuni musicisti e cantanti del Gran Teatro La Fenice di Venezia e di rinomati costruttori di elettroniche e diffusori acustici che mi stanno aiutando non poco, grazie alle loro autorevoli opinioni.
Ma c’è di più: I cavi top di gamma Cammino, si avvalgono di una innovativa configurazione, denominata “ Accordatore di Campo Elettromagnetico” che assieme ad esclusivi sistemi di schermatura e la particolare geometria dei conduttori, rende più armonioso il suono del cavo ed aiuta a ripulire il segnale elettrico non solo dalle interferenze esterne, ma anche da quelle che si generano all’interno del cavo stesso. I cavi sono dotati inoltre di una serie di accorgimenti atti a ridurre le risonanze e la trasmissione di vibrazioni.
Quando farete le connessioni con i cavi Cammino, smetterete di cambiare in continuazione i componenti in quanto sarete molto più soddisfatti delle prestazioni del Vs. impianto che, in unione ad uno o più “Armonizzatori di Rete Elettrica” Cammino, sarà finalmente in grado di trasportarVi nel mondo delle pure emozioni. Così facendo otterrete una riproduzione sonora nitida e di raro coinvolgimento emotivo, purificata dalle interferenze di natura elettromagnetica. I componenti dell’impianto attuali e futuri si troveranno ad amplificare solo il segnale musicale e non tutte le spurie correlate.
Se desiderate maggiori informazioni sui prodotti Cammino, od una prova di ascolto, contattateci liberamente.